Nella sua biografia “Il blues intorno a me”, B. B. King racconta un aneddoto molto gustoso relativo a Miles Davis: il grande trombettista e compositore americano, forse uno dei musicisti più influenti dell’epoca contemporanea. Riguarda il suo rapporto con un altro “colosso” della musica jazz: John Coltrane, virtuoso sassofonista, che fece parte del suo primo quintetto. Eccolo qua. Poco tempo dopo averlo conosciuto, [Miles Davis] mi disse che Coltrane faceva degli assolo che andavano avanti per delle mezz’ore, una cosa che lo infastidiva non poco. Mi disse che quando aveva chiesto a Coltrane di abbreviare gli assolo, lui gli aveva risposto: – Ci ho provato, ma continuano a venirmi in…
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Il talento è sopravvalutato?
Io non lavoro con l’ispirazione. L’ispirazione è per i dilettanti. Io, semplicemente, mi do’ da fare. (Chuck Close) Qualche tempo fa ho avuto una discussione col mio amico bassista Marco, relativamente alla regola delle diecimila ore di Malcolm Gladwel: quella per cui, con una pratica di 10mila ore, si arriva a padroneggiare con perizia una qualunque discipilina. Gladwell la argomenta in un suo famoso libro, sicuramente raccomandato perché – per quanto si possa concordare o meno con la sua teoria – contiene molti spunti interessanti. Il mio amico invece sosteneva che i grandi musicisti (citava Pino Palladino ad esempio) hanno un talento innato: una sorta di codice preferenziale cablato nel…