La cabina di pilotaggio restò integra, ma fuggire sarebbe stato impossibile: i sette membri dell’equipaggio non indossavano tute pressurizzate, e lo Shuttle non disponeva di seggiolini eiettabili. Si può solo sperare che abbiano rapidamente perso conoscenza, prima di schiantarsi in mare a oltre 300 km/h. Ma come mai avvenne tutto questo, la mattina del 28 Gennaio 1986? Apparentemente, la colpa fu di una guarnizione in gomma del tutto simile a quella delle caffettiere moka: un o-ring collocato su un booster (razzo a propellente solido usato nel decollo), necessario a tenere accoppiate le paratie isolanti del booster stesso. La mattina del lancio faceva molto freddo (2.5°C), e durante la notte si scese anche sottozero. Lo Shuttle non aveva mai decollato…
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Non facciamo come Jim Fixx
Il mio scopo? Primo, introdurvi nel magico mondo del running. Secondo, cambiare le vostre vite. (Jim Fixx, introduzione di “The complete book of running”) Di tutti gli esempi su come la vita sia imprevedibile e le nostre armi spesso si ritorcano contro noi stessi, quello di James Fuller “Jim” Fixx mi sembra altamente illuminante. Visto che il lavoro è parte della vita, non meravigliamoci se tutte le nostre sicurezze (gli strumenti, le competenze, i riconoscimenti che abbiamo ricevuto…) non ci proteggono da scivoloni colossali e magari pure “mortali”. La moda del running Se siete mai stati a New York (ma basta guardare i film hollywoodiani) avrete sicuramente notato che in Central Park corrono tutti…
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La ricetta per superare le difficoltà
Cordillera delle Ande peruviane, 22 Marzo 1985. Durante la discesa dalla vetta del Siula Grande (6260m), l’alpinista britannico Joe Simpson si ritrova in una situazione assai poco raccomandabile: è solo, sul fondo di un crepaccio alto trenta metri, ed ha una gamba rotta. E’ successo che il suo compagno di cordata, Simon Yates, ha reciso la corda con la quale lo stava calando. Non aveva scelta: il peso di Simpson avrebbe trascinato anche lui, e l’istinto di sopravvivenza ha prevalso. Incapace di ritrovare l’amico, Yates lo abbandona al suo destino, tornando a valle… Devastato dai sensi di colpa Una situazione estrema Non che fossero state rose e fiori, per Simpson,…
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Sei storie di colloqui lavorativi da horror
Alzi la mano chi non ha avuto esperienze spiacevoli ad un colloquio di lavoro! L’ansia, unita alla Legge di Murphy (quando qualcosa non deve succedere, è la volta che succede), possono giocare brutti tiri… fosse anche il classico crampo intestinale a metà intervista. Ebbene, c’è di peggio… molto peggio! Ecco una raccolta di orrori, presa rigorosamente dalla rete. (La traduzione dall’inglese è mia). Il tempo è denaro Al colloquio in un’azienda di medie dimensioni, e dopo una lunga intervista di due ore, il tizio se ne uscì così: “Beh, ascolta: sei un ottimo candidato… ma noi avevamo già deciso per qualcun altro“. (Grande!, grazie per avermi fatto perdere il mio…
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I miei strumenti hardware
Ideale continuazione dell’articolo precedente, cui vi rimando, e relativo alla parte software. Questi sono, invece, gli strumenti “fisici” che maggiormente utilizzo. Remarkable2 Tipologia: “Paper tablet” Sito: Home | reMarkable Prezzo: € 399 Quando spendo cifre importanti, non sempre e nel tempo sono contento in misura proporzionale agli euro investiti. Nel caso del Remarkable2, però, la soddisfazione è stata totale. Il Remarkable2 è sostanzialmente un tablet che funziona con tecnologia e-ink (bianco e nero, quindi). Non è però un tablet stile iPad, perché non ha né app (neanche un browser) né un app store, e non vi gira sopra un sistema operativo consolidato tipo iOs o Android (ma bensì uno proprietario…
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I miei strumenti software
Gli strumenti, si sa, sono tali: un mezzo per arrivare ad un fine. Non risolvono di per sé i problemi, ma aiutano ad essere efficienti; cosa che, specialmente se si ha a che fare con i tempi di un audit e l’orologio che corre, spesso può fare la differenza. Nel tempo, e siccome a me piace sperimentare, di strumenti software ne ho provati davvero parecchi. Questi sono quelli che, alla fine della fiera, sono sopravvissuti al momento dei “voglini” transitori; e che mi permetto di consigliare a chiunque faccia un lavoro che richiede pianificazione ed efficienza. Total Commander Tipologia: Gestore di files Sito: Total Commander – home (ghisler.com) Prezzo: Shareware…
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Filson Original Briefcase
Questa borsa è la mia fedele compagna di lavoro, ed ha soppiantato ormai da un anno il classico zaino (anzi “i” classici zaini.. perché ne ho una collezione intera!). Si tratta di una tipica “borsa da spalla” con tracolla, nata nel lontano 1994 (quando i laptop non erano ancora il pane quotidiano di oggi), e da allora invariata ma ancora attualissima. Il link del produttore: Original Briefcase (filson.com) Rigorosamente “Made in U.S.A.“, è realizzata con un particolare e robusto tessuto di cotone chiamato “Industrial-strength Rugged Twill”: resistente all’abrasione e usura, è leggermente cerato e quindi impermeabile. Maniglie e tracolla sono invece in pelle. Le finiture sono notevoli, e si notano…
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La cattiveria nell’insegnamento
Non esistono, in qualsiasi lingua del mondo, due parole più pericolose di: “Bel lavoro”. (Terence Fletcher, “Whiplash”) E niente: l’altro giorno ho sognato la mia insegnante di matematica delle scuole medie, la signora Martini. Una di quelle robe che dovrebbero restare ben seppellite nel subconscio; e invece… Ho sognato di quella volta che spiegò il Teorema di Pitagora. A un certo punto si fermò, e mi chiese se era tutto chiaro. Balbettai qualcosa di affermativo, ma poco convincente. Al che lei mi fissò dritto negli occhi, e mi disse: “Bene, Focci… quando ho finito, vieni qui alla lavagna e ripeti tutto: parola per parola, numero per numero. Così vediamo se…
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L’ignoranza uccide
Documento dell’Istituto Superiore di Sanità: “Epidemia COVID-19. Aggiornamento nazionale 5 gennaio 2022”. E’ un documento di 45 pagine, pieno di dati e grafici e tabelle… tipo questa, molto importante, sulla vaccinazione: Non è sicuramente agevole a leggersi, sia chiaro. Non tanto per la complessità – non si tratta di fisica quantistica, basta la matematica che si impara alle medie – quanto per l’attenzione che richiede: bisogna “stare sul pezzo” e assimilarlo lentamente, non è un contenuto di Instagram che si mangia in pochi secondi. Siamo alle solite: se vuoi capire davvero le cose, devi metterci una fetta di culo (scusate il francesismo). Poi vabbé: se proprio non si ha voglia…
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La curiosa nascita dell’armonizzazione europea
Il concetto di “armonizzazione” dovrebbe essere il pane quotidiano per chi, come noi, si occupa di marcatura CE. Potrebbe apparire un po’ bizzarro; ma, come spesso succede, nasce da motivi storici fondati e giustificati, e in questo caso pure un po’ curiosi. Prima di svelare quanto si cela dietro al titolo (!), ritengo però opportuno fare un breve ripasso: repetita iuvant! Generalità Come noto, l’approccio Europeo alla legislazione che consente la libera circolazione delle merci sul proprio territorio, opera su due livelli: REGOLAMENTI e LE DIRETTIVE UE: Si limitano a definire i “requisiti essenziali” o “requisiti di sicurezza e prestazione” che i prodotti immessi sul mercato UE devono soddisfare, onde…