Nella sua biografia “Il blues intorno a me”, B. B. King racconta un aneddoto molto gustoso relativo a Miles Davis: il grande trombettista e compositore americano, forse uno dei musicisti più influenti dell’epoca contemporanea. Riguarda il suo rapporto con un altro “colosso” della musica jazz: John Coltrane, virtuoso sassofonista, che fece parte del suo primo quintetto. Eccolo qua. Poco tempo dopo averlo conosciuto, [Miles Davis] mi disse che Coltrane faceva degli assolo che andavano avanti per delle mezz’ore, una cosa che lo infastidiva non poco. Mi disse che quando aveva chiesto a Coltrane di abbreviare gli assolo, lui gli aveva risposto: – Ci ho provato, ma continuano a venirmi in…
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Mister Semiminima
Questo testo è tratto dal capitolo di un “non-libro” che ho scritto negli ultimi mesi (un po’ tribolati, in effetti). Lo chiamo così perché dubito vedrà la luce; ma è ampiamente autobiografico, quindi credo che meriti un piccolo spazio in questo mio blog. La musica è una delle mie passioni più “brucianti” e come tale tendo a viverla in modo molto personale: credo che il testo ne renderà conto. Collego il jack della mia Fender Stratocaster alla pedaliera, attivo l’accordatore, e verifico l’intonazione. E’ quasi perfetta. Alla mia destra, Roberto regola i tamburi della sua batteria, e controlla il funzionamento del suo amplificatore per le cuffie. Proviamo nel suo garage,…
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La curva normale non è la normalità
Ogni giorno prendiamo decine e decine di decisioni, molte delle quali mutuate dalla nostra esperienza e dal nostro vissuto. Abbiamo un’idea precisa di cosa dovrebbe essere “normale”, e quindi “da preferire”. Questa idea si è in gran parte modificata nell’era moderna, perché deriva in parte dalla scoperta del matematico Carl Friedrich Gauss (1777–1855): la “gaussiana” o “curva di distribuzione normale”. La distribuzione normale (fonte: doctordisruption.com) Per capire come si legge la curva, basta condurre un semplice esperimento: misurare l’altezza in un campione di persone. Si riportano i valori di altezze sull’asse X (1 metro e 65, 1 metro e 67, e così via) e il numero di rilievi sull’asse Y. Unendo…
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Il talento è sopravvalutato?
Io non lavoro con l’ispirazione. L’ispirazione è per i dilettanti. Io, semplicemente, mi do’ da fare. (Chuck Close) Qualche tempo fa ho avuto una discussione col mio amico bassista Marco, relativamente alla regola delle diecimila ore di Malcolm Gladwel: quella per cui, con una pratica di 10mila ore, si arriva a padroneggiare con perizia una qualunque discipilina. Gladwell la argomenta in un suo famoso libro, sicuramente raccomandato perché – per quanto si possa concordare o meno con la sua teoria – contiene molti spunti interessanti. Il mio amico invece sosteneva che i grandi musicisti (citava Pino Palladino ad esempio) hanno un talento innato: una sorta di codice preferenziale cablato nel…
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Il valore delle parole
Io adoro scrivere, ed ho sempre dato molta importanza alle parole. Ritengo che abbiano un grande potere, e debbano quindi essere usate con grande responsabilità (cit. zio Ben). Già: probabilmente appartengo ad una generazione che non si destreggia particolarmente bene nel comunicare a furia di emoticon di faccine o scimmiette… ma tant’è. Le parole sono tanto più importanti, quanto diverso è lo stato d’animo della persona cui sono dirette; e quindi l’impatto conseguente. Di recente, ad esempio, ho dovuto prendere una decisione difficile (direi chirurgica). Ho espresso tutti i miei dubbi ad una persona amica, temendo che questa decisione fosse stata troppo immatura; e questa persona mi ha risposto così:…
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Reggere la pressione
Che si tratti di una situazione imprevista, di una telefonata di troppo, di una critica pungente, o di tante altre cose (ho di sicuro reso l’idea), si potrebbe dire che “reggere la pressione” sia un attributo fondamentale per cavarsela nella vita di tutti i giorni, professionale o no che sia. Il mondo in cui tutte le cose vanno esattamente come auspichiamo e gli imprevisti sono assenti, è ovviamente un mondo che non esiste. Nel mio piccolo, anche io ho sperimentato situazioni in cui la pressione non era facile a reggersi. Come quando mi sono trovato in Francia per un audit, e mi è scoppiato il COVID (sintomatico, quindi con febbre…
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Il problema energetico e la gestione dei rischi
Il famigerato referendum sul nucleare in Italia si tenne nel Novembre 1987, un anno e mezzo dopo il disastro di Chernobyl. All’epoca avevo 17 anni, e quindi non potei andare a votare; ma non escludo che, sull’onda emotiva che stringeva il paese in una morsa, anche io avrei votato per il sì (e quindi per il taglio di molte sovvenzioni/agevolazioni che finirono, unitamente alla predetta sfiducia, per cancellare questa tecnologia dall’orizzonte nostrano). Col senno di poi, però, quella scelta – di 35 anni abbondanti fa – non sembra essere stata così lungimirante. Chi è andato avanti col nucleare (la Francia), ha finito per collocare impanti dietro casa nostra, ed avere…
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Il dipendente e l’uovo di Colombo
Quando si guarda un’opera di arte moderna, viene spontaneo dire: “E capirai!, ero capace di farla anche io!”. Ma come in tanti osservano (es. Bonami), la situazione è un po’ simile all’Uovo di Colombo: una volta che è stato fatto, sono capaci tutti di farlo; ma la vera cosa difficile, è capire come farlo la prima volta. Lo stesso vale per la risorsa umana in azienda, specie quella che è in grado di fornire un valore aggiunto con le sue idee, la sua progettualità, il suo intuito. Quei valori che spesso si danno per scontati una volta acquisiti, ma che inizialmente non erano scontati per nulla. La risorsa umana, cioè,…
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MDR: rischi o opportunità?
Io e la norma ISO 9001 ci siamo un po’ persi di vista, perché ho molto più spesso a che fare con la “cugina medicale” ISO 13485. La 9001 però contiene un concetto che apprezzo molto e che ritengo spesso sottovalutato: quello di “opportunità” in affiancamento al “rischio”. Non so perché, ma l’essere umano tende a vedere più i secondi che le prime. Facendo il mestiere che faccio, ad esempio, è inevitabile incorrere nelle lamentele delle aziende su quanto sia complicato e costoso adeguarsi al Regolamento 2017/745. Non adeguamento, ma cambiamento Certo, è innegabile che l’asticella dei requisiti si sia alzata (anche per colpa dei tanti scandali visti sotto MDD),…
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Non è più tempo di John Keating
Volevo proprio scriverlo, questo articolo… Anche se si è sempre bravi a criticare: “Provaci tu, se pensi di riuscire meglio di me!” – mi sentirei dire dagli inconsapevoli docenti, se mai leggessero questo post. Mica tutti possono essere così illuminati come il mitico professore impersonato da Robin Williams ne “L’attimo fuggente”! Sta di fatto che mi appresto a raccontare proprio di questo: due corsi ai quali ho partecipato di recente, e che sono stati (per motivi diversi) insoddisfacenti. Preciso che gli argomenti non sono di tipo professionale. Ma gli errori dei docenti, quelli sono universali; e magari li avete sperimentati anche voi, quando siete stati – come me – nei…