Ciascuno ha il proprio sistema di organizzazione del lavoro, ma credo che ogni tanto non sia poi così sbagliato metterlo in discussione. Si può sempre migliorare, no? Io ho usato per diverso tempo il famigerato GTD ossia Getting Things Done, le cui fondamenta sono descritte nel sacro testo di David Allen “Detto, fatto! L’arte di fare bene le cose”. Si tratta di un ottimo sistema, col difetto però il difetto di essere un po’ cervellotico: la moltitudine di contenitori – digitali o non – finisce per rallentare il sistema; al punto che, per attività semplici, ci si mette quasi più a “gestire” che a “fare”. Questa (relativa) complessità, inoltre, rende…
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Reggere la pressione
Che si tratti di una situazione imprevista, di una telefonata di troppo, di una critica pungente, o di tante altre cose (ho di sicuro reso l’idea), si potrebbe dire che “reggere la pressione” sia un attributo fondamentale per cavarsela nella vita di tutti i giorni, professionale o no che sia. Il mondo in cui tutte le cose vanno esattamente come auspichiamo e gli imprevisti sono assenti, è ovviamente un mondo che non esiste. Nel mio piccolo, anche io ho sperimentato situazioni in cui la pressione non era facile a reggersi. Come quando mi sono trovato in Francia per un audit, e mi è scoppiato il COVID (sintomatico, quindi con febbre…
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Il dipendente e l’uovo di Colombo
Quando si guarda un’opera di arte moderna, viene spontaneo dire: “E capirai!, ero capace di farla anche io!”. Ma come in tanti osservano (es. Bonami), la situazione è un po’ simile all’Uovo di Colombo: una volta che è stato fatto, sono capaci tutti di farlo; ma la vera cosa difficile, è capire come farlo la prima volta. Lo stesso vale per la risorsa umana in azienda, specie quella che è in grado di fornire un valore aggiunto con le sue idee, la sua progettualità, il suo intuito. Quei valori che spesso si danno per scontati una volta acquisiti, ma che inizialmente non erano scontati per nulla. La risorsa umana, cioè,…
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ISO 13485 – §7.5, §7.6, §7.7: facciamo un po’ di chiarezza
Questi tre capitoli della norma sono strettamente connessi, ma non di rado vengono interpretati in modo un po’ confuso. Mi permetto, quindi, di (cercare di) gettare un po’ di luce. Li considero però in un ordine che non è quello della norma, ma che a parer mio aiuta a capire meglio. Ed eviterò di entrare troppo nel dettaglio (c’è il testo della norma, per quello!), esaminandoli da un punto di vista operativo. 7.5.6: “Validazione dei processi di produzione ed erogazione dei servizi” Questo capitolo si occupa di quelli che “ai miei tempi” venivano definiti processi speciali, ossia quei processi che (come recita la norma) “non possono essere verificati o non…
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MDR: rischi o opportunità?
Io e la norma ISO 9001 ci siamo un po’ persi di vista, perché ho molto più spesso a che fare con la “cugina medicale” ISO 13485. La 9001 però contiene un concetto che apprezzo molto e che ritengo spesso sottovalutato: quello di “opportunità” in affiancamento al “rischio”. Non so perché, ma l’essere umano tende a vedere più i secondi che le prime. Facendo il mestiere che faccio, ad esempio, è inevitabile incorrere nelle lamentele delle aziende su quanto sia complicato e costoso adeguarsi al Regolamento 2017/745. Non adeguamento, ma cambiamento Certo, è innegabile che l’asticella dei requisiti si sia alzata (anche per colpa dei tanti scandali visti sotto MDD),…
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Gli audit da remoto
Comincio con la conclusione: non mi piacciono. Poi è chiaro che, come suol dirsi, “piuttosto che niente è meglio piuttosto”: nella primavera del 2020 (ma anche dopo) non avevamo troppe alternative. E se ora come ora abbiamo ormai ripreso a fare le verifiche in presenza, è bene non farsi illusioni in vista del prossimo inverno. Credo però che i difetti del cosiddetto “audit da remoto” abbiano un peso specifico maggiore rispetto ai pregi. Per come la vedo io – ed è ovviamente il punto di vista dell’auditor – gli aspetti positivi sono ovvi ed essenzialmente due: Si evita il viaggio (e il contagio!). Si lavora a livello documentale, che a…
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L’assenza di evidenza è evidenza di assenza?
Stiamo parlando di audit, ovviamente. E stiamo parlando della situazione in cui non si riscontra evidenza oggettiva del soddisfacimento di un requisito normativo. Possiamo dire, in questo caso, che siamo inequivocabilmente di fronte ad una non conformità? La risposta è ovvia, ma non banale. Lasciando da parte il caso del “dolo” (cioè la situazione in cui questa assenza di evidenza sia voluta ,e qui è un “si”, senza se e senza ma), esistono però situazioni in cui l’azienda avrebbe voluto… ma non può. E non per propria scelta. Prendiamo il caso della progettazione: non sempre è possibile avere tutti gli anni attività di questo tipo, anche se sono nel campo…
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Le tipologie di auditor (di parte terza)
Disclaimer: questo articolo è ironico e non intende prendere di mira nessuno. La realtà, infatti, non è così semplice e riconducibile a categorie fisse: siamo tutti ora l'uno, ora l'altro personaggio... e in momenti diversi. Nella mia ancorché non enorme carriera in Enti Notificati, e prima ancora (ben più lunga) in azienda, ho potuto individuare alcune tipologie di auditor più comuni, che si presentano (ovviamente con volti diversi) in modo perfettamente ripetibile… e che mi piace ricondurre a personaggi del cinema e/o delle fiction. Per chi vorrà leggere, ecco qua! Mister Chow Personaggio reso popolare dal film “Una notte da leoni” (e rappresentato nella foto di inizio articolo), Mister Chow…
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La lezione del Challenger
La cabina di pilotaggio restò integra, ma fuggire sarebbe stato impossibile: i sette membri dell’equipaggio non indossavano tute pressurizzate, e lo Shuttle non disponeva di seggiolini eiettabili. Si può solo sperare che abbiano rapidamente perso conoscenza, prima di schiantarsi in mare a oltre 300 km/h. Ma come mai avvenne tutto questo, la mattina del 28 Gennaio 1986? Apparentemente, la colpa fu di una guarnizione in gomma del tutto simile a quella delle caffettiere moka: un o-ring collocato su un booster (razzo a propellente solido usato nel decollo), necessario a tenere accoppiate le paratie isolanti del booster stesso. La mattina del lancio faceva molto freddo (2.5°C), e durante la notte si scese anche sottozero. Lo Shuttle non aveva mai decollato…
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Sei storie di colloqui lavorativi da horror
Alzi la mano chi non ha avuto esperienze spiacevoli ad un colloquio di lavoro! L’ansia, unita alla Legge di Murphy (quando qualcosa non deve succedere, è la volta che succede), possono giocare brutti tiri… fosse anche il classico crampo intestinale a metà intervista. Ebbene, c’è di peggio… molto peggio! Ecco una raccolta di orrori, presa rigorosamente dalla rete. (La traduzione dall’inglese è mia). Il tempo è denaro Al colloquio in un’azienda di medie dimensioni, e dopo una lunga intervista di due ore, il tizio se ne uscì così: “Beh, ascolta: sei un ottimo candidato… ma noi avevamo già deciso per qualcun altro“. (Grande!, grazie per avermi fatto perdere il mio…