Nella sua biografia “Il blues intorno a me”, B. B. King racconta un aneddoto molto gustoso relativo a Miles Davis: il grande trombettista e compositore americano, forse uno dei musicisti più influenti dell’epoca contemporanea. Riguarda il suo rapporto con un altro “colosso” della musica jazz: John Coltrane, virtuoso sassofonista, che fece parte del suo primo quintetto. Eccolo qua. Poco tempo dopo averlo conosciuto, [Miles Davis] mi disse che Coltrane faceva degli assolo che andavano avanti per delle mezz’ore, una cosa che lo infastidiva non poco. Mi disse che quando aveva chiesto a Coltrane di abbreviare gli assolo, lui gli aveva risposto: – Ci ho provato, ma continuano a venirmi in…
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Mister Semiminima
Questo testo è tratto dal capitolo di un “non-libro” che ho scritto negli ultimi mesi (un po’ tribolati, in effetti). Lo chiamo così perché dubito vedrà la luce; ma è ampiamente autobiografico, quindi credo che meriti un piccolo spazio in questo mio blog. La musica è una delle mie passioni più “brucianti” e come tale tendo a viverla in modo molto personale: credo che il testo ne renderà conto. Collego il jack della mia Fender Stratocaster alla pedaliera, attivo l’accordatore, e verifico l’intonazione. E’ quasi perfetta. Alla mia destra, Roberto regola i tamburi della sua batteria, e controlla il funzionamento del suo amplificatore per le cuffie. Proviamo nel suo garage,…
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Il metodo Kanban
Ciascuno ha il proprio sistema di organizzazione del lavoro, ma credo che ogni tanto non sia poi così sbagliato metterlo in discussione. Si può sempre migliorare, no? Io ho usato per diverso tempo il famigerato GTD ossia Getting Things Done, le cui fondamenta sono descritte nel sacro testo di David Allen “Detto, fatto! L’arte di fare bene le cose”. Si tratta di un ottimo sistema, col difetto però il difetto di essere un po’ cervellotico: la moltitudine di contenitori – digitali o non – finisce per rallentare il sistema; al punto che, per attività semplici, ci si mette quasi più a “gestire” che a “fare”. Questa (relativa) complessità, inoltre, rende…
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Recensione: “C’è voluto un cancro” di Alice Spiga
Scrivere è una terapia straordinaria: aiuta a buttare fuori emozioni, dubbi, paure e a lasciarle lì, a infestare la carta invece della vita. (Tratto dal libro) Mi sono imbattuto in questo libro perché conosco l’autrice ed il suo blog. Alice è una persona “divorata dal demone della scrittura” come me, nonché estremamente gradevole anche nella vita reale – anche se ci siamo un po’ persi di vista, ma approfitterò di questa recensione per riprendere i contatti. Il libro è scritto magnificamente bene, e questo va detto. Ma non è la sua caratteristica principale (cioè quella che ti coinvolge e ti fa riflettere). La cosa che subito mi viene in mente…
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La curva normale non è la normalità
Ogni giorno prendiamo decine e decine di decisioni, molte delle quali mutuate dalla nostra esperienza e dal nostro vissuto. Abbiamo un’idea precisa di cosa dovrebbe essere “normale”, e quindi “da preferire”. Questa idea si è in gran parte modificata nell’era moderna, perché deriva in parte dalla scoperta del matematico Carl Friedrich Gauss (1777–1855): la “gaussiana” o “curva di distribuzione normale”. La distribuzione normale (fonte: doctordisruption.com) Per capire come si legge la curva, basta condurre un semplice esperimento: misurare l’altezza in un campione di persone. Si riportano i valori di altezze sull’asse X (1 metro e 65, 1 metro e 67, e così via) e il numero di rilievi sull’asse Y. Unendo…
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Il talento è sopravvalutato?
Io non lavoro con l’ispirazione. L’ispirazione è per i dilettanti. Io, semplicemente, mi do’ da fare. (Chuck Close) Qualche tempo fa ho avuto una discussione col mio amico bassista Marco, relativamente alla regola delle diecimila ore di Malcolm Gladwel: quella per cui, con una pratica di 10mila ore, si arriva a padroneggiare con perizia una qualunque discipilina. Gladwell la argomenta in un suo famoso libro, sicuramente raccomandato perché – per quanto si possa concordare o meno con la sua teoria – contiene molti spunti interessanti. Il mio amico invece sosteneva che i grandi musicisti (citava Pino Palladino ad esempio) hanno un talento innato: una sorta di codice preferenziale cablato nel…
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Il valore delle parole
Io adoro scrivere, ed ho sempre dato molta importanza alle parole. Ritengo che abbiano un grande potere, e debbano quindi essere usate con grande responsabilità (cit. zio Ben). Già: probabilmente appartengo ad una generazione che non si destreggia particolarmente bene nel comunicare a furia di emoticon di faccine o scimmiette… ma tant’è. Le parole sono tanto più importanti, quanto diverso è lo stato d’animo della persona cui sono dirette; e quindi l’impatto conseguente. Di recente, ad esempio, ho dovuto prendere una decisione difficile (direi chirurgica). Ho espresso tutti i miei dubbi ad una persona amica, temendo che questa decisione fosse stata troppo immatura; e questa persona mi ha risposto così:…
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Reggere la pressione
Che si tratti di una situazione imprevista, di una telefonata di troppo, di una critica pungente, o di tante altre cose (ho di sicuro reso l’idea), si potrebbe dire che “reggere la pressione” sia un attributo fondamentale per cavarsela nella vita di tutti i giorni, professionale o no che sia. Il mondo in cui tutte le cose vanno esattamente come auspichiamo e gli imprevisti sono assenti, è ovviamente un mondo che non esiste. Nel mio piccolo, anche io ho sperimentato situazioni in cui la pressione non era facile a reggersi. Come quando mi sono trovato in Francia per un audit, e mi è scoppiato il COVID (sintomatico, quindi con febbre…
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Ho reso il Kindle Scribe
Dopo una settimana di utilizzo, ho effettuato il reso ad Amazon. Perché per l’uso di note taking che faccio io, il Kindle Scribe è ancora troppo acerbo, o comunque nettamente inferiore al Remarkable2. Vediamo come mai – tenendo conto che questa è la mia opinione soggettiva, influenzata anche dal tipo di utilizzo. Aspetti generali del Kindle Scribe Lo Scribe è un dispositivo Kindle a tutti gli effetti, ossia ha accesso alla sterminata libreria Amazon di ebook. A questa funzionalità, ne aggiunge una completamente nuova: scrivere. Si possono creare taccuini – utilizzando uno dei 18 template forniti – e salvarli sul dispositivo e sul cloud Amazon. Il display è retroilluminato, e…
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Il problema energetico e la gestione dei rischi
Il famigerato referendum sul nucleare in Italia si tenne nel Novembre 1987, un anno e mezzo dopo il disastro di Chernobyl. All’epoca avevo 17 anni, e quindi non potei andare a votare; ma non escludo che, sull’onda emotiva che stringeva il paese in una morsa, anche io avrei votato per il sì (e quindi per il taglio di molte sovvenzioni/agevolazioni che finirono, unitamente alla predetta sfiducia, per cancellare questa tecnologia dall’orizzonte nostrano). Col senno di poi, però, quella scelta – di 35 anni abbondanti fa – non sembra essere stata così lungimirante. Chi è andato avanti col nucleare (la Francia), ha finito per collocare impanti dietro casa nostra, ed avere…